
Sempre più verso la Sostenibilità: CERTIFICATI SQNPI
La nostra Agenzia impegnata in attività di consulenza tecnica specializzata volte a soddisfare le richieste degli attori del settore Agroalimentare verso un orientamento sempre più sostenibile, si avvale di un Team di professionisti con competenze multidisciplinari il cui apporto è importante al fine di garantire al meglio la compliance alle disposizioni di legge ed il rispetto dei requisiti normativi cogenti, a presidio della legalità in ogni aspetto concernenti gli schemi di certificazioni.
Sempre più importante appare per le aziende del settore Agroalimentare una conduzione sostenibile, per tali ragioni consigliamo la Certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), molto apprezzata dal consumatore e finalizzata a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti con il precipuo obiettivo di valorizzare ed identificare le produzioni vegetali aggiungendo valore al prodotto in termini di sicurezza, qualità e processi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo, ovvero Qualità Sostenibile, avviando così gli operatori agricoli del settore lungo la filiera ad una rivoluzione culturale focalizzata sull’interesse primario della tutela dell’ambiente e della biodiversità e, quindi, della sostenibilità.
Cos’è e cosa prevede il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI)?
Il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) è uno schema di certificazione volontario per tutti quei prodotti agricoli e agroalimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata.
È stato istituito con la Legge n. 4 del 3 febbraio 2011 (art.2, comma 3) con la finalità di certificare le produzioni agricole ed agroindustriali ottenute conformemente alla norma della produzione integrata che, la legge stessa, definisce al comma 4 come “Il sistema di produzione agroalimentare che utilizza tutti i mezzi produttivi e di difesa delle produzioni agricole dalle avversità, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi ed a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici”.
Il Sistema è finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti e assicura che le attività agricole e zootecniche siano esercitate in conformità a norme tecniche di produzione integrata. La verifica del rispetto delle norme tecniche è eseguita in base a uno specifico piano di controllo da organismi terzi accreditati secondo le norme vigenti.
L’obiettivo è quello di valorizzare ed identificare le produzioni vegetali aggiungendo valore al prodotto nei confronti della GDO e del consumatore per quanto riguarda sicurezza, qualità e processi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo, ovvero Qualità Sostenibile.
Il sistema SQNPI, applicabile a tutte le produzioni vegetali (trasformate e non), consente di utilizzare i marchi integrati, utilizzando sui prodotti sia il marchio regionale sia quello che contraddistingue il SQNPI “Qualità Sostenibile”. Inoltre permette di accedere alle numerose misure di finanziamento pubblico previste dai PSR regionali (Misure 3.1 e 10) o dell’OCM ortofrutta (10.3 Conformità della fase di coltivazione) oltre a garantire l’ottemperanza agli obblighi di legge in materia di difesa integrata (PAN).
Gli operatori agricoli, in forma singola o associata, possono richiedere la sola certificazione della fase di coltivazione, ottenendo un attestato di Conformità agro climatica ambientale delle colture/superfici. In questo caso, non si può fare uso del logo (e -quindi- commercializzare il prodotto con il marchio SQNPI) ma ottenere i pagamenti previsti da PSR e OCM. Diversamente, possono far richiesta dell’uso del marchio, ottenendo il Marchio SQNPI e la conformità agro climatica ambientale, marchio sempre più affermato che permette l’identificazione dei prodotti immessi sul mercato.
Lo schema di certificazione è stato realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione) comprendenti pratiche agronomiche e limitazioni nel numero e nella scelta dei prodotti utilizzati durante i trattamenti.
La produzione integrata è definita nella specifica “norma tecnica”, che si esplicita nei disciplinari redatti a livello regionale, al fi ne di renderla rispondente alle peculiari condizioni pedo-climatiche di ogni Regione e Provincia autonoma. I disciplinari regionali sono redatti conformemente alle “linee guida nazionali di produzione integrata”. Le Linee Guida sono approvate dall’Organismo tecnico scientifico che le aggiorna ogni qualvolta si rendesse necessario adeguarle alle novità tecniche, scientifiche e normative. I disciplinari regionali sono approvati dalle rispettive Regioni e Province autonome previa verifica di conformità alle Linee Guida da parte dei gruppi specialistici dell’OTS (gruppo difesa integrata – gruppo tecniche agronomiche – gruppo tecnico di Qualità, ognuno per la propria area di competenza.
Rilevante è il costante monitoraggio circa la situazione fitosanitaria delle coltivazioni attraverso l’utilizzo degli organismi ausiliari, la promozione della difesa fitosanitaria e il controllo delle infestanti attraverso metodi biologici, biotecnologici, fisici e agronomici in alternativa agli interventi con prodotti chimici di sintesi. Fondamentale per una produzione che rispetti gli standard imposti è limitare l’esposizione degli operatori ai rischi derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari. In tal senso, dunque, una componente importante è rappresentata dall’attenzione al personale costantemente controllato al fine di verificare l’adozione ed il corretto uso di dispositivi di protezione individuale in ottemperanza al disposto di cui all’art.75 del D.Lgs 81/08 (Testo Unico Sulla Salute E Sicurezza Sul Lavoro).
Un importante focus della certificazione SQNPI riguarda l’acqua e dunque gli interventi sono finalizzati a razionalizzare la distribuzione dei prodotti chimici di sintesi tra fitosanitari e fertilizzanti limitandone la quantità distribuita, lo spreco e le perdite per deriva, ruscellamento e percolazione, definendo i volumi d’acqua di riferimento e le metodiche per il collaudo e la taratura delle attrezzature.
Altro punto decisivo è l’ottimizzazione della gestione dei magazzini in cui si conservano i prodotti fitosanitari, il recupero o smaltimento adeguato delle rimanenze di prodotti fitosanitari ed dei relativi imballaggi. Infine le norme prevedono l’istituzione di un piano di difesa volto a gestire lo sviluppo di resistenze dei parassiti ai prodotti fitosanitari.
Inoltre il SQNPI prevede l’implementazione di un rigoroso sistema di rintracciabilità nel rispetto di quanto previsto dal REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 (artt. 2 e 18) volto a dimostrare che i prodotti certificati provengano da aziende agricole che applicano i succitati disciplinari.
Il SQNPI si avvale di un sistema informatico di gestione che interagisce direttamente con il SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) e di uno standard basato sui disciplinari regionali di produzione integrata che, seppur concepiti oltre 30 anni fa per gestire misure dello sviluppo rurale finalizzate a ridurre l’impatto dell’agricoltura sulla salute pubblica e sull’ambiente, oggi trovano completamento nelle prescrizioni della norma SQNPI. L’aggiornamento continuo dello standard è orientato a cogliere i principi della sostenibilità riconducibili alla responsabilità sociale, alla tutela della biodiversità e al contrasto ai cambiamenti climatici, contenuti nei Sustainable development goals – SDGs – dell’agenda 2030 delle nazioni Unite, o del Green deal e della strategia farm to fork dell’ Unione Europea.
Il SQNPI incarna appieno i principi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile quali l’affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l’anno 2030.
Il SQNPI coglie, altresì, gli ambiziosi obiettivi della strategia “From Farm to Fork: dal produttore al consumatore” al centro del Green Deal, pacchetto di iniziative strategiche promosse dalla Commissione Europea che mira ad avviare l’Unione Europea sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La strategia vuole far sì che l’attuale sistema alimentare dell’UE diventi un modello sostenibile.
I suoi obiettivi principali, tra cui sono indicati in via prioritaria la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare e la sicurezza degli alimenti, sono garantire alimenti nutrienti, in quantità sufficiente e a prezzi accessibili entro i limiti del pianeta, dimezzare l’uso di pesticidi e fertilizzanti e le vendite di antimicrobici, aumentare la superficie di terreni destinati all’agricoltura biologica, promuovere un consumo alimentare e regimi alimentari sani più sostenibili, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, combattere le frodi alimentari nella catena di approvvigionamento, migliorare il benessere degli animali.
La strategia prevede una serie di iniziative e proposte legislative, tra l’altro, in materia di agricoltura biologica, etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio ed etichettatura di sostenibilità dei prodotti alimentari, riduzione degli sprechi alimentari.
La transizione a un sistema alimentare più rispettoso dell’ambiente creerà nuove opportunità commerciali che incideranno positivamente sugli introiti degli operatori agroalimentari.
Un sistema alimentare più sostenibile contribuirà inoltre a proteggere la natura e la biodiversità in Europa. La strategia “Dal produttore al consumatore” è in linea con la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 — le due proposte sono infatti presentate quali complementari.
Va evidenziato, inoltre, che la politica agricola comune (PAC) adottata per il periodo 2023-2027 apre la strada a una PAC più equa, più verde e maggiormente basata sull’efficacia, che mira a garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni e consentire agli Stati membri una maggiore flessibilità nell’adattamento delle misure alle condizioni locali. Tra i principali obiettivi della riforma della politica agricola comune (PAC) vi è la modernizzazione dell’agricoltura grazie allo sviluppo di pratiche agricole più sostenibili, nel rispetto della natura e combattendo i cambiamenti climatici. La politica della PAC persegue dunque obiettivi strettamente interconnessi alla strategia “Dal produttore al consumatore”.
Perché aderire?
Aderire alla certificazione SQNPI è indubbiamente un vantaggio per i produttori perché, perché il mercato riconosce un valore aggiunto al prodotto, e il produttore è certo di ottemperare agli obblighi di legge in materia di difesa integrata (PAN) e può accedere alle misure di finanziamento pubblico (es. Mis. 10 o Mis. 3.1 dei PSR). Scegliere di aderire a questo sistema di certificazione permette, inoltre, di rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento ed esigente in termini di modalità di produzione e di sostenibilità.
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