*Agi Informa* I vantaggi di due importanti tipologie di business innovative sostenute da AGRICONSULTING e PROTOS Energy, società leader nella consulenza in campo agricolo e dell’energia
La AGI SOC. COOP., da sempre attenta alle esigenze delle aziende, divulgatrice di ogni iniziativa che possa costituire opportunità di crescita e valorizzazione imprenditoriale, promuove due importanti tipologie di business innovative ad alto valore aggiunto sostenute da AGRICONSULTING e PROTOS Energy, società leader nella consulenza in campo agricolo e dell’energia, con una duplice finalità:
– massimizzare la valorizzazione dell’energia elettrica fotovoltaica prodotta sui tetti
– massimizzare la redditività dei terreni in prossimità (entro 500 metri), o all’interno, di aree industriali/artigianali/commerciali, stabilimenti, cave e miniere e dalle autostrade (entro 300 metri).
Dettaglio delle due iniziative proposte
1. Progetto valorizzazione energia prodotta sui tetti delle aziende agricole
Il Progetto consente di massimizzare la valorizzazione dell’energia elettrica non oggetto di autoconsumo prodotta sui tetti delle aziende agricole, identificando una soluzione che miri alla vendita dell’energia in eccesso ad un prezzo superiore a quello attualmente recepito.
Il Progetto, infatti, tramite l’aggregazione dell’energia prodotta dalle varie aziende agricole e la vendita della stessa tramite un contratto con soggetto terzo (trader dell’energia) permette di identificare un prezzo di vendita superiore e redditizio rispetto a quello percepibile dalla singola realtà attraverso cessione al GSE; a tale vantaggio se ne potranno aggiungere eventualmente altri derivanti dalla partecipazione a comunità energetiche.
Questa maggiore valorizzazione è possibile sia per l’energia prodotta da impianti già realizzati, sia per impianti da realizzarsi.
PROTOS ed AGRICONSULTING sono in grado di offrire tutti i servizi utili allo scopo (progettazione, selezione dei fornitori, loro contrattualizzazione, direzione lavori, monitoraggio del funzionamento dell’impianto e della manutenzione) compreso il supporto all’accesso ai finanziamenti bancari e alla partecipazione al prossimo bando Agrisolare per l’accesso ai contributi pubblici a fondo perduto.
Per partecipare al Progetto il singolo imprenditore agricolo non deve fare niente, solo aderire al progetto tramite una manifestazione di interesse non vincolante, utile alla AGRICONSULTING e PROTOS per identificare i quantitativi di energia dell’insieme dei soggetti interessati e per andare così a contrattare con il singolo trader il prezzo dell’energia.
La superficie minima dei tetti disponibile per la realizzazione degli impianti fotovoltaici è di 1.500 mq.Nel caso in cui l’agricoltore non volesse investire direttamente, ma volesse comunque percepire una rendita per 20/30 anni attraverso la messa disposizione dell’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture delle proprie strutture aziendali, l’investimento potrà essere effettuato da un soggetto investitore il quale corrisponderà all’agricoltore la giusta remunerazione per la suddetta messa a disposizione.
2. Progetto valorizzazione dei terreni attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici in aree idonee
Il Progetto prevede una valorizzazione dei terreni attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici in aree idonee superiore a quella delle offerte che generalmente vengono proposte agli agricoltori per la messa a disposizione (o anche vendita) di terreni agricoli per una superficie minima di circa 4-5 ettari che distino meno di 500 metri da aree industriali / artigianali / commerciali, da cave e miniere e da stabilimenti.
Nello specifico, il Progetto a differenza delle altre proposte consente all’agricoltore due diverse opzioni di remunerazioni:
1) Se l’agricoltore vuole cedere il terreno senza prendersi i rischi di sviluppo (ossia il percorso che porta all’autorizzazione dell’impianto), allora negozierà con l’investitore un prezzo per la cessione o l’affitto/diritto di superficie (ad esempio 2,3-3.000 €/ettaro/anno per 25-30 anni, in funzione della distanza dal punto di allaccio alla rete, della dimensione dell’impianto, dei KW realizzabili per ettaro);
2) Se l’agricoltore invece vuole avere un ritorno economico maggiore e prendersi i rischi di sviluppo autorizzativo, oltre a quanto previsto nel punto 1, potrà chiedere anche una parte del valore del terreno autorizzato o in corso di sviluppo, in funzione, appunto, dello stato di avanzamento dello sviluppo stesso. Chiaramente la remunerazione aggiuntiva per l’agricoltore sarà in funzione di quanto egli parteciperà ai costi e ai rischi dell’attività di sviluppo. È importante evidenziare che questi margini generalmente fanno capo ai soggetti sviluppatori, poiché rappresentano la remunerazione del loro lavoro e dei cospicui investimenti necessari, mentre nella nostra proposta viene data la possibilità di condividerli con il proprietario dei terreni.
Infine, risulta evidente che la seconda componente di remunerazione è subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni (MW autorizzati), ma che nella maggior parte dei casi essendo progetti caratterizzati da una procedura autorizzativa semplificata (PAS), essa sarà molto più rapida che in passato, ed avranno una durata indicativa di circa 1 anno.
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